Architettura, potere e memoria di un avamposto sul mar Ionio
La Fortezza di Le Castella, situata nel comune di Isola di Capo Rizzuto, sorge su un isolotto posto all’estremità orientale del Golfo di Squillace. Collegato alla terra ferma da un sottile lembo di terra, è parte integrante dell’importante contesto ambientale dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto.
Le prime tracce di occupazione del sito risalgono
... leggi di più >La Fortezza di Le Castella, situata nel comune di Isola di Capo Rizzuto, sorge su un isolotto posto all’estremità orientale del Golfo di Squillace. Collegato alla terra ferma da un sottile lembo di terra, è parte integrante dell’importante contesto ambientale dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto.
Le prime tracce di occupazione del sito risalgono alla seconda metà del II millennio a.C.: le ricerche archeologiche hanno infatti restituito materiali ceramici riconducibili alle fasi dell’età del Bronzo. Sono invece da riferire alla frequentazione greca i resti imponenti di un avamposto militare fortificato (phrourion), in gran parte inglobati dai successivi interventi edilizi di epoca medievale finalizzati alla costruzione della fortezza.
La prima costruzione del castello risale alla prima metà del XIII secolo, mentre alla fine del secolo si datano numerose modifiche sull’edificio, dovute soprattutto alle fasi di distruzione e riedificazione legate alle vicende della Guerra del Vespro (1282-1302). Le fonti d’archivio attestano, per esempio, che Ruggero di Lauria, ammiraglio della flotta aragonese, assediò e saccheggiò la fortezza sia nell’estate del 1290 che in quella del 1292.
Nel dicembre 1444, quando il castello risultava di proprietà del marchese Antonio Centelles, fu nuovamente cinto d'assedio e conquistato dall'esercito di Alfonso V d'Aragona. Fu proprio durante il periodo aragonese che assunse le forme architettoniche odierne.
A partire dal XVI secolo, il tratto di costa di Le Castella è stato teatro di incursioni ottomane, che hanno inciso significativamente sullo stato di conservazione delle strutture. Ciò ha portato, alla fine dell’700, al definitivo abbandono dell’isolotto.
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